L’articolo di oggi è dedicato alla spollonatura, una pratica indispensabile per far sì che le nostre viti crescano rigogliose di frutti. È la prima operazione tra quelle di potatura verde.
Ma cos’è e come si fa la spollonatura? E perché è così importante? Di seguito vi spieghiamo passo dopo passo tutto il processo e la motivazione per cui questa pratica è fondamentale.
CHE COS’È LA SPOLLONATURA?
Secondo l’Enciclopedia Treccani, la spollonatura è un’operazione di potatura verde che si compie sulla vite e sulle piante da frutto. Consiste nel sopprimere i germogli usciti dal legno vecchio (polloni o succhioni), normalmente infruttiferi.
Ma cosa significa? Per spiegarlo bene, dobbiamo iniziare dai “polloni”. Questi sono quei germogli che si formano sul legno vecchio ai piedi dell’albero o direttamente dalla radice. I polloni vanno tolti poiché non portano uva, ma sottraggono energie e sostanze nutritive ai germogli produttivi e riducono l’aerazione dei grappoli, compromettendo la loro resa.
La stessa cosa vale per i “succhioni” che si sviluppano da gemme latenti posizionate lungo il fusto.
Questa operazione va eseguita normalmente nel periodo tra aprile e giugno. Un intervento tempestivo sulla pianta ne garantisce il corretto sviluppo.
COME SI FA LA SPOLLONATURA?
Per eseguire una spollonatura, occorre intervenire velocemente, quando la lunghezza dei polloni è inferiore ai 15-20 cm, in modo che si staccano facilmente dal legno vecchio senza creare ferite profonde alla pianta.
Tradizionalmente questa operazione si compie manualmente, ma esiste anche la possibilità di eseguirla con macchine apposite, e negli ultimi anni è stata introdotta anche la spollonatura chimica.
Si consiglia di farla manualmente sulle piante giovani, anche se è un lavoro lento e scomodo che richiede dalle 20 alle 40 ore a seconda della quantità di polloni da rimuovere. Una volta che la pianta è cresciuta ed ha raggiunto uno strato di corteccia spesso e forte, si può procedere con l’utilizzo delle macchine, poiché queste non andranno a danneggiarle.
CHE COS’È LO SPOLLONATORE?
Per effettuare questa operazione manualmente, si possono usare cesoie o troncarami, a seconda delle dimensioni dei polloni. Quando i polloni sono presenti in grandi quantità e abbiamo diverse piante, può essere utile lo spollonatore, un accessorio per il decespugliatore che permette la macinazione dei polloni. Bisogna sempre fare attenzione a non tagliare la corteccia della pianta, poiché ciò potrebbe causare problemi a causa di funghi e batteri, a meno che non si disponga di un coprilama salvacorteccia.
A COSA SERVE LA SPOLLONATRICE?
Esistono anche delle macchine, chiamate spollonatrici, che rendono il lavoro più veloce. La spollonatrice viene utilizzata per eliminare i tralci infruttiferi del tronco e della testa delle viti, liberando la pianta dai polloni e rendendola pronta per la produzione dei grappoli.
Vi consigliamo di valutare i molteplici aspetti, dall’età della pianta all’uso di un coprilama salvacorteccia, per scegliere il metodo migliore.
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