L’inverno in vigna: il riposo vegetativo

In questo periodo la vendemmia si è da qualche mese conclusa ed il freddo avvolge i nostri vigneti, l’inverno è ormai arrivato e con esso anche le basse temperature. Proprio in questa stagione e soprattutto con un clima freddo e rigido potremmo dire che l’intero vigneto si addormenta. 

Giunge infatti il momento del letargo della vite.

L’inverno – infatti – è un periodo fondamentale per i vigneti, è un riposo naturale e assolutamente necessario per la vigna e la futura produzione di vino. 

Questo riposo viene definito vegetativo e serve al vigneto per prepararsi al nuovo ciclo, come se recuperasse le energie.

Pensare, però, per questo motivo all’inverno come un momento in cui il lavoro è minore è un grande errore.

Perché questo, invece, è un momento da non sottovalutare per la nostra vigna e quindi per il nostro vino. 

Di seguito scopriremo insieme cosa accade in questo periodo di letargo in tutto il vigneto e perché è tanto importante!

Il letargo della vite

La pianta con le basse temperature si lascia andare e inizia a dormire, dando avvio al suo riposo. 

Non solo iniziano a cadere le sue foglie a causa del freddo, ma rallenta anche il suo metabolismo vitale, le sue radici iniziano a “lavorare meno” e con esse anche la sua linfa interna.

In questo periodo di riposo, però, nonostante la vite sia dormiente, inizia a sviluppare le sue gemme, con il freddo ancora molto dure e legnose.

Queste, con il risveglio primaverile inizieranno a diventare più grandi e saranno paragonate ad un batuffolo di cotone per il loro aspetto morbido. 

La fase della nascita dei primi germogli è fondamentale: senza di questi non si avrà uva in primavera per produrre vino. 

L’importanza del riposo della vigna durante l’inverno si deve al fatto che il freddo non corrode o rovina la pianta, anzi, al contrario, questo clima avvolge la pianta fungendo da isolante termico

Dunque, la protegge e la rinforza per il suo risveglio, permettendo alla vite di iniziare a produrre con calma i suoi germogli in attesa della primavera. 

I benefici del freddo però non vengono riscontrati solo sulla parte esterna della pianta, ovvero alla produzione di germogli che questo le conferisce, ma anche nelle sue radici e nel terreno stesso. 

I benefici dell’inverno per i vigneti

Il freddo e le basse temperature hanno un aspetto positivo sulla pianta, sui suoi organi e sul terreno: più l’inverno sarà freddo e rigido e più la vite riposerà.

Di fatto, l’ideale sarebbe anche un leggero strato di neve che vada a coprire tutto il terreno della vigna garantendo un isolamento termico completo. La neve infatti permetterà al terreno di ghiacciarsi e alla pianta di riposarsi meglio. 

Ovviamente non sempre il letargo ed il riposo della vigna sono lineari o solo con benefici e aspetti positivi, purtroppo l’inverno se non abbastanza freddo o con giornate particolarmente soleggiate, potrebbe causare danni alla vigna e di conseguenza anche alla produzione di vino.

I rischi dell’inverno in vigna

L’inverno diventa pericoloso per la pianta se la temperatura inizia a riscaldarsi in anticipo.

Ovvero, se nel mese che intercorre tra febbraio e marzo si avvia la primavera, la vite sarà “costretta” a risvegliarsi dal letargo, iniziando a germogliare. 

Nel momento in cui la pianta anticipa la sua produzione di germogli accade che al primo e quasi inevitabile freddo, essendo ancora nel mezzo del periodo invernale, potrebbe risentirne e bloccarne la sua crescita. 

In poche parole, si potrebbero perdere i germogli sviluppati nella fase di letargo e non avere uva, quindi vino, vanificando il tutto.

Questo succede perchéquando la vite inizia a cacciare i suoi germogli questi sono pieni di acqua, che con una gelata o qualche giorno di freddo invernale andrebbe a ghiacciarsi

Il freddo, a questo punto, non ha più un ruolo protettivo ma nocivo. 

Nel momento in cui i germogli si congelano l’acqua che contengono aumentando di volume va a spaccare la pianta stessa, causandone la morte o comunque la perdita parziale di germogli. 

Tutto quindi sembra essere nelle mani di madre natura. 

Tuttavia, i viticoltori hanno un ruolo centrale: preparare la pianta e contribuire al suo risposo, ovvero agire attraverso la potatura. 

La potatura della pianta

Ci sono importanti procedure che vanno seguite in vigna, anche e soprattutto nel periodo di letargo della pianta, e una di queste è sicuramente la potatura. 

È in questo momento infatti che ci si assicura che questa sia pronta per essere avvolta dal freddo invernale e, soprattutto, ci si assicura una crescita ed uno sviluppo corretto della struttura della stessa. 

La potatura, infatti, assicura alla vite una nuova struttura per il suo risveglio, contribuendo a renderlo corretto, ed ha come obiettivo principale quello di ristabilire la parte produttiva. 

Se da un lato funge da preparazione alla nuova annata, andando ad eliminare vecchi tralci, dall’altro ha il compito di mantenere l’equilibrio della pianta, anno dopo anno.

È fondamentale inoltre ricordare che potare significa andare ad effettuare sulla pianta inevitabili tagli. 

I tagli vengono considerati ferite in cui possono avere facile accesso batteri, malattie e organismi dannosi. 

Per tale ragione, è importante – oltre che estremamente consigliato – farlo in inverno. 

Questo perché, con il freddo la pianta addormentandosi interrompe quasi del tutto la sua circolazione di linfa, come accennato, evitando di trasportare malattie fitopatologiche

L’inverno è una fase necessaria di riposo dell’intera vigna, ma soprattuto è una fase di preparazione per l’arrivo della primavera e per la nuova produzione di vini.

Noi di Porto di Mola

Curiamo i nostri vigneti con la massima attenzione possibile, in ogni loro fase.

In questo periodo, i nostri viticoltori si dedicano al benessere delle piante, per permettere – nelle stagioni a seguire – una ottimale raccolta e produzione del vino.

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